La Regione Toscana approva la Legge Remaschi “AMMAZZACINGHIALI”

GLI ARMIERI APPLAUDONO, LA REGIONE SI CONFERMA TRA LE PIU’ SANGIUNARIE, IN SPREGIO ALL’INTERESSE GENERALE _ Comunicato C.A.A.R.T. 

La legge Remaschi - ovvero la legge obiettivo per il contenimento dell'asserita emergenza ungulati, come cinghiali e caprioli - con l'estensione della caccia in ogni stagione per 3 anni, porterà senz'altro nuovo impulso a una delle industrie più fiorenti del nostro paese, quella degli armieri. Secondi solo agli USA, gli armieri italiani producono all'80% armi da caccia e devono affrontare un problema: il calo numerico dei cacciatori che sarà evidentemente rimpiazzato dall’invenzione della filiera alimentare selvatica, tenuta a battesimo all'Expo.
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• Relazione contro Legge Obiettivo n.27 Regione Toscana

Regione Toscana, caccia ed economia

La Regione Toscana ha approvato la legge finanziaria per l’anno 2015 del 29 dicembre 2014, n. 86 che, oltre a regalare un eccessivo potere ai cacciatori, propone la RIDUZIONE DELLA TASSA ANNUALE PER ESERCITARE LA CACCIA che passerà a 23 euro l’anno con una PERDITA NETTA DI EURO 3.800.000 DI ENTRATE NELLE CASSE DELLA REGIONE.

Link Gazzetta Ufficiale

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Il Trentino Alto Adige liberalizza la caccia a stambecchi, faine, tassi e forse anche orsi

La Commissione dei Dodici in Trentino Alto Adige ha ufficialmente liberalizzato la caccia in tutto il territorio, parchi inclusi, saranno ora le province nella propria autonomia a decidere quali specie si potranno cacciare, le stesse specie che fuori dai nostri confini nazionali sono protette! Marmotte, merli, stambecchi, faine, tassi e orsi potranno essere cacciati in tutto il territorio del Trentino. 

• Trentino Alto Adige: caccia libera a marmotte, merli e forse anche orsi

La caccia in numeri

I cacciatori "ufficiali" in Italia nel 2007 erano 751.876 con un'età compresa tra i 65 e i 78 anni
I più numerosi sono in Toscana 110 mila
in Lombardia 100 mila
in Emilia Romagna 70 mila
in Lazio 55 mila
in Veneto 46 mila
in Sardegna 46 mila
in Campania 45 mila
in Piemonte 40 mila
in Umbria 40 mila
(elaborazione Coldiretti, su dati Istat e Federcaccia)